Le prime forme di manga iniziarono nell'epoca "Edo" intorno al 1600 e consistevano nel disegnare sulle mura dei templi immagini a carattere religioso. In città, invece i disegni erano soprattutto erotici. Nel 1702 un celebre artista di manga Shumboko Ono, volle raccogliere i suoi disegni in un libro, che è rimasto fino ai nostri giorni come la raccolta di manga più antica del giappone. Nel giro di un secolo, la tradizione del “Tobae”, come furono chiamate queste raccolte, si estese a tutta la società giapponese. Ancora ai giorni nostri, nell’epoca della televisione e di internet, in Giappone i manga godono di grande popolarità. Alcuni sociologi nipponici hanno addirittura sostenuto che proprio grazie al manga la comunicazione letteraria conserva nel paese un ruolo maggiore di quanto non accada in Occidente.
La parola MANGA
Che cosa vuol dire veramente la parola Manga ? La parola Manga ( man = casuale, ga = disegno) alla lettera significa "immagini casuali" o "immagini senza nesso logico". In Giappone manga indica il fumetto in generale, mentre la regola è specificare l'origine dei fumetti, se stranieri o importati: quelli provenienti dall'Italia verrebbero ad esempio chiamati "Itaria no manga" , letteralmente "manga italiani". In Italia è ormai comune associare la parola manga ai fumetti di sola provenienza nipponica.
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